Marta Grima ha raccontato il quadro dell’artista Moreno Bondi, situato nella camera da letto e intitolato “La Sirena di Ulisse”.
«La tua voce come il coro delle sirene di Ulisse mi incatena…»
Mina non riesce a togliersi dalla mente la canzone di Franco Battiato, “Sentimiento Nuevo”, e nemmeno la donna che ha notato al porto, all’alba, appena un secondo prima che il sole rompesse la linea dell’orizzonte.
Camminava sulla banchina con i capelli sciolti e una lunga veste di cotone; teneva lo sguardo fisso sulle onde del mare, di tanto in tanto lo alzava verso il cielo aranciato. Si muoveva lenta, pensierosa; di colpo si è fermata: il suo profilo si stagliava sulla prua di un veliero, alta e allungata come quella di una gondola, ma più robusta e massiccia.
Le due sagome combaciavano alla perfezione, si completavano, avvolte dalla luce rossastra, tanto che a Mina sembrava di trovarsi di fronte a una figura unica, un tutt’uno; anzi, pareva che la donna fosse fuoriuscita dalla barca, nata dal legno e diventata carne viva, tornata a nuova vita grazie all’aurora che si rifletteva sull’acqua.
D’un tratto la donna si è voltata, ha intercettato gli occhi attenti di Mina, ha sorriso, poi ha continuato a costeggiare i flutti dorati. Mina è corsa a casa: voleva fissare sulla tela la rinascita della donna, la sua alba, la sua Itaca, il suo “Sentimiento nuevo”. Adesso dipinge, canta e sorride.
«… ed è bellissimo perdersi in quest'incantesimo, è bellissimo perdersi in questo incantesimo…»
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